Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog

LA POLITICA: UN IMPEGNO MORALE

Sono decenni, oramai, che la politica è associata al sempre più crescente fenomeno della corruzione, vittima dello strapotere di alcuni provati, posta ai margini degli interessi dei giovani italiani.

Sandro Pertini sosteneva che la corruzione è nemica della democrazia, offende e sdegna la coscienza del cittadino onesto. Purtroppo, a distanza di tempo, tale pensiero racchiude in sintesi l’attuale situazione; le istituzioni politiche si spogliano delle vesti di autorità pubblica, arrecando notevoli disagi all’intero sistema socio-economico.

Eppure, vogliamo convincerci che non tutto sia così, che un piccolo spiraglio di luce illumina ancora quel barlume di coscienza insita nell’animo di ogni uomo politico.

La morale è una scienza morta, se la politica non cospira con lei e non la fa regnare nella nazione. Erano le parole proferite dall’illustre poeta e scrittore Giacomo Leopardi. Ebbene, i politici possono e devono riacquistare la fiducia nei confronti dell’intero tessuto sociale, nel voltarsi indietro apprenderanno che questo paese nasce dal sacrificio di migliaia di giovani che si batterono per tutelare il bene più prezioso: la libertà!

Il 25 aprile del 1945, il sogno di milioni d’italiani si trasformò, incredibilmente, in realtà, di lì a breve l’Assemblea Costituente avrebbe dato alla luce la “Carta Costituzionale”, quale garante dei diritti fondamentali, rigidamente murata col sangue di uomini, donne e bambini. Affinché i principi cristallizzati nella nostra costituzione diventino parte integrante del nostro percorso di vita, è necessario che i politici svolgano il mandato affidatogli, con umiltà, lealtà e correttezza.

Piero Calamandrei, facoltoso giurista e padre costituente, affermava che le Costituzioni vivono fino a che le alimenta da dietro la forza politica: se in qualche parte ristagna questa circolazione vitale, gli istituti costituzionali rimangono formule inerti, come avviene nei tessuti del cuore umano, dove se il sangue cessa di affluire, si produce quella mortale inerzia che i patologi chiamano infarto. Queste parole dovrebbero echeggiare in qualsiasi aula consiliare, fintantoché la politica non responsabilizzi il delicato ruolo istituzionale che riveste e, probabilmente, solo allora, il cuore di ogni singolo cittadino ritornerà a battere, fiero di sentirsi finalmente un “italiano”.

Domenico Attanasio

Articolo pubblicato sul mensile "La Rinascita" - dicembre 2014

Condividi post
Repost0
Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti: