LA SCOMPARSA DEL CREDO POLITICO

Sullo sfondo delle vicende che coinvolgono il nostro tempo, assistiamo ad un profondo, nonché radicale cambiamento culturale circa il modo di intendere la politica. Si può parlare di un vero e proprio processo involutivo del fenomeno politico, in cui è andata delineandosi una nuova figura della classe dirigente; un tempo indice di autorevolezza ed onestà intellettuale verso i valori fondanti la comunità organizzata. Valori, oggi giorno, del tutto assenti in coloro che dovrebbero rappresentarci, poco inclini agli interessi del Paese e, connotati piuttosto, da uno spregiudicato egocentrismo.
Ciò ha generato e continua a generare un diffuso sentimento di diffidenza e scetticismo nel cittadino verso gli odierni partiti politici, causa dello stagnamento dei procedimenti amministrativi e autori del nefasto processo di intralcio ai danni degli aspiranti giovani politici italiani, i quali si trovano costretti a mascherarsi dietro a movimenti civici, che limitano notevolmente la loro operatività finendo così coll'accantonare ogni possibilità di carriera.
Tuttavia, una svolta può ravvisarsi nell'elettorato attivo, ossia da parte dei cittadini che sono chiamati ad esprimere la propria preferenza attraverso il diritto di voto. Gli unici capaci di decidere sul destino dei nostri rappresentanti, potendo, altresì, arrestare l'impervio fenomeno corruttivo sempre più presente nel tessuto socio-politico del nostro Paese.
La rivoluzione avviene sì nelle piazze grazie al Popolo, ma il cambiamento comincia da dentro una cabina elettorale con la matita in mano… come asserì il magistrato Paolo Borsellino …quella matita più forte di qualsiasi arma, più pericolosa di una lupara, e più affilata di un coltello… Quest’aforisma racchiude in sintesi la necessità di dare giusto valore ad un diritto costituzionalmente garantito, presente in ogni stato democratico che si rispetti, e che dovrebbe portare ogni cittadino a responsabilizzarsi onde evitare di sminuire un diritto frutto del sacrificio di milioni d’italiani, e l’unico capace di decidere sulle sorti della nostra Nazione.

Domenico Attanasio